Sono 3 le forme di proteus che possono interessare le vie urinarie : Mirabilis, penneri e vulgaris. Spesso sono infezioni nosocomiali, ossia contratte in ambiente ospedaliero.
Appartengono alla famiglia delle Enterobacteriaceae , gram negativi, aerobi. Abitualmente li troviamo nel tratto intestinale dell’uomo e altri mammiferi. Hanno la caratteristica di metabolizzare l’urea con conseguente sviluppo di ammoniaca , ureasi positivi.
I loro fattori di virulenza sono le tossine e i pili e flagelli che ne permettono l’aderenza all’epitelio delle vie urinarie.
Popolano solitamente il suolo, i liquami i concimi , producono acido solfidrico e sopravvivono 1-2 giorni all’esterno, con capacità però di replicarsi nelle fogne e nelle acque
La specie maggiormente rappresentata nelle infezioni delle vie urinarie è il proteus mirabilis
Spesso come ricordavo l’infezione avviene per contaminazione. Passaggi di catetere, terapie parenterali. Solitamente si manifestano con cistiti pielonefriti e tendenza a formare calcoli.
Spesso il Ph delle urine è alcalino durante l’infezione da proteus
Segnalo come le infezioni da proteus siano più frequenti nei pazienti non circoncisi.
La diagnosi microbiologica è presto fatta su terreno agar .
Le cefalosporine, imipenem e amino glicosidi sono gli antibiotici più indicati.
La forma Mirabilis è abbastanza semplice da debellare essendo sensibile a trimetroprim-sulfametossazolo, amoxicillina, ampicillina e piperacillina. Risulta resistente alla nitrofurantoina