I disturbi dell’eiaculazione

Per comprendere i disturbi dell’eiaculazione è necessario spiegare prima cos’è l’aiculazione.

L’eiaculazione è la risposta sessuale maschile.

E’ un processo complesso composto da tre fasi:
– emissione del liquido seminale
– eiaculazione
– chiusura del collo vescicale.

Questi avvenimenti richiedono una coordinazione tra sistema nervoso vegetativo e sistema nervoso somatico.
La capacità di eiettare lo sperma attraverso l’uretra è data dalla stimolazione del nervo pudendo, che determina la contrazione della muscolatura striata del perineo.
La variazione soggettiva dell’evento è condizionata dalla percezione che viene influenzata, oltre che da elementi nuerosentitivi, da elementi psicologici inerenti la situazione e la relazione con il partner.
Si possono avere diversi disturbi dell’eiaculazione:

  1. Eiaculazione ritardata
  2. Eiaculazione precoce
  3. Eiaculazione impossibile o aneiaculazione

Eiaculazione precoce è considerata come la più comune disfunzione sessuale maschile. Si può definire precoce quando avviene dopo una sollecitazione sessuale di bassa intensità o di breve durata. Dal punto di vista clinico è abbastanza difficile definirla con precisione ed in modo unanime; i criteri diagnostici sono cambiati negli anni e diversi tra i vari studiosi. Alcuni protocolli clinici definiscono l’eiaculazione come precoce se il tempo di contenimento in vagina è di un minuto, altri se inferiore a cinque minuti. Sicuramente possiamo dare un giudizio oggettivo di eiaculazione precoce, quando essa avviene “ante portam” ovvero prima della penetrazione, oppure immediatamente dopo la penetrazione. Possiamo avere, invece, un giudizio soggettivo quando il soggetto ritiene insoddisfacente il tempo intercorso tra l’inizio della stimolazione sessuale e l’eiaculazione con il conseguente scarso piacere orgasmico. In sintesi la precocità è una condizione per cui un uomo è incapace di esercitare un controllo volontario, così che nel momento di una intensa e soggettiva, forte eccitazione raggiunge rapidamente l’orgasmo. In relazione all’epoca dell’insorgenza possiamo distinguere l’ E.P.in

– primaria, se presente fin dai primi rapporti (ad eziologia prevalentemente psicologica )
-secondaria, se si presenta, spesso progressivamnete, dopo anni di sessaulità soddisfacente (di natura organica o mista o in concomitanza di deficit erettivo ) …….

Cause organiche di E.P. primaria:

spina bifida
assunzione di sostanze, come amfetamina e allucinogeni
anomalie del pene: brevità del frenulo, balaniti, incurvamenti notevoli del pene
Cause organiche di E.P. secondaria:

prostato-vesciculiti
interventi di chirurgia pelvica
traumi alla colonna vertebrale
difficoltà erettive
Cause psicologiche:

difficoltà ad avvertire la sensazione premonitrice dell’eiaculazione
abitudine alla masturbazione clandestina, frettolosa o a rapporti sessuali rapidi
ansia da prestazione
difficoltà per l’eccessiva emotività o inibizione nel rapporto con l’altro sesso
reazione a disfunzioni femminili come la dispareunia, vaginismo o altre difficoltà alla penetrazione
difficoltà relazionali della coppia
Sintomatologia:

Eiaculazione in breve tempo
Difficoltà dell’uomo di provare piacere del proprio orgasmo
Difficoltà dell’uomo di dare piacere alla partner
Conseguenze:

Frustrazione per entrambi i partner, con successiva difficoltà nella relazione
Ansia per la prestazione sessuale.
Depressione per il senso di inadeguatezza e per l’insoddisfazione sessuale
Evitamento o rifiuto di rapporti sessuali
Consigli generali:

Avere rapporti sessuali più frequenti favorisce un maggior controllo eiaculatorio
E’ bene che la coppia parli del problema con spirito costruttivo.
La partner eviti i rimproveri e incoraggi il compagno a recarsi dallo specialista e proponga di andare insieme per una terapia di coppia.
Non pensare che il problema si risolverà con il tempo, poichè è dimostrato dall’esperienza che la risoluzione non avviene da sola
Eiaculazione ritardata quando avviene solo dopo una stimolazione sessuale che deve essere molto intensa e perdurare per un tempo molto lungo, sia in fase di autoerotismo che nel rapporto sessuale interpersonale. Si considera ritardata quando il protagonista giudica soggettivamente che il tempo necessario per arrivare all’eiaculazione è eccessivamente lungo, tanto da creare disagio a lui e/o alla partner. Si divide in :

– primaria (quando è presente fin dall’inzio della vita sessuale dell’individuo)
– secondaria (quando si manifesta dopo anni di una vita sessuale soddisfacente)
– assoluta (quando non si ha mai l’eiaculazione)
– situazionale ( quando non si ha eiaculazione nella maggioranza di rapporti)

Cause di tipo organico:

Cause di tipo psicologico:

Traumi psicosessuali del passato
Dogmi religiosi
Educazione familiare repressiva
Tabù e pregiudizi
Ansia da prestazione
Interferenza tra rapporto affettivo e funzione erotica
Difficoltà di comunicazione o di potere nella coppia
Paura del godimento sessuale proprio o della partner
Evitamento di una gravidanza e delle responsabilità
Paura dell’insuccesso e dell’abbandono
Consigli generali:

E’ opportuno chiedere un consulto di uno specialista quando il soggetto ritenga di non avere dei tempi di eiaculazione soddisfacenti.
Si potranno così comprendere le cause della disfunzione ed avere le cure necessarie.

L’aneiaculazione è l’assenza di eiaculazione che può essere accompagnata o meno dall’orgasmo, pertanto si hanno le due forme “orgasmica” e “non orgasmica”. Si ha eiaculazione retrograda quando lo sperma non fuoriesce ma si immette nella vescica invece che all’esterno. Può dipendere da varie cause, fra cui, in ordine di frequenza:

Inibizione sessuale
Inibizione farmacologica (antidepressivi e neurolettici)
Malattie prostatiche
Disfunzioni del sistema nervoso autonomo
L’aneiaculazione, specialmente nella variante orgasmica, spesso non è distinguibile dalla eiaculazione retrograda. L’analisi delle urine, finalizzata alla ricerca di spermatozoi nell’urina, permette la diagnosi corretta.

Cause di tipo organico:

Malattie prostatiche o delle vescicole seminali
Interventi di prostatectomia
Infiammazioni o traumi post-chirurgici
Neuropatia diabetica
Insufficienza del sistema endocrino con deficit di testosterone
Ipotiroidismo
Tumori o traumi del midollo
Sclerosi multipla
Morbo di Parkinson
Terapie con farmaci antidepressivi
Cause di tipo psicologico:

Ansia da prestazione
Terrore della paternità
Timore inconscio dell’altro sesso
Autocontrollo eccessivo
Sintomatologia:

Assenza di eiaculazione nonostante la sensazione orgasmica
Assenza di eiaculazione e di orgasmo
Eiaculazione senza orgasmo
Insoddisfazione per lo sforzo psichico (spesso la partner lamenta il disagio) e fisico che tale disturbo comporta
Consigli generali:

E’ opportuno chiedere un consulto di uno specialista quando il soggetto ritenga di non avere dei tempi di eiaculazione soddisfacenti.
Si potranno così comprendere le cause della disfunzione e avere le cure necessarie.

Dott. Andrea Militello

Medico specializzato in Urologia e Andrologia. Ecografista ed esperto in fisiopatologia della riproduzione umana. Docente universitario. Esperto internazionale in medicina antiaging e terapia ormonale sostitutiva.

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