La melanocortina è un tipo di ormone e in questo articolo cercherò di spiegarne l’importanza e il nesso con la libido.
L’erezione del pene è un evento fisiologico complesso derivante dalle interazioni del sistema nervoso su un organo vascolare altamente specializzato.
L’attivazione dei recettori melanocortinergici (MC) del sistema nervoso centrale con ligandi melanotropici endogeni o sintetici può avviare e/o facilitare l’erezione spontanea del pene.
Mentre il SNC contiene principalmente i sottotipi di recettori MC3 e MC4, ci sono dati contrastanti su quale recettore media l’erezione.
Sebbene l’MC4R stia emergendo come il principale effettore dell’erezione indotta da MC, il ruolo dell’MC3R è poco conosciuto.
La manipolazione di ciascun sottotipo di recettore con agonisti e antagonisti specifici del recettore di nuova sintesi, nonché con topi knockout, ha chiarito i loro contributi individuali.
Nuovi dati dai nostri laboratori suggeriscono che l’antagonismo dell’MC3R ( PROENCEFALO ) può migliorare le erezioni indotte dalla melanocortina.
Inoltre, gli agenti della melanocortina possono interagire con sistemi meglio studiati come le vie ossitocinergiche a livello ipotalamico, del tronco cerebrale o della colonna vertebrale.
Le attuali terapie per la disfunzione erettile mirano al tessuto vascolare dell’organo.
La manipolazione dei recettori MC può fornire un approccio terapeutico alternativo, mediato a livello centrale, per le disfunzioni erettili e sessuali.
L’agonista MC “superpotente” non specifico, PT-141, che è il derivato carbossilato di MT-II, ha raggiunto studi di fase II sull’uomo.
Attraverso la loro attività mediata a livello centrale, gli agonisti della melanocortina hanno il potenziale per trattare la disfunzione erettile, nonché le possibili applicazioni ai bisogni medici non soddisfatti della diminuzione della motivazione sessuale e della perdita della libido.